Recensione: "Desire" di Penelope White

 


Desire 
di Penelope White

TRAMA 

Quando nasci in una famiglia come quella dei Winchester hai solo due opzioni: fare ciò che vuole tuo padre o fuggire. Ed è così che Vincent, secondogenito della dinastia, prepara il suo zaino e mette un oceano di distanza da quel destino già segnato.

Dopo anni di sacrifici e impegno, riesce a ottenere una cattedra al prestigioso Conservatorio di Parigi e trova il suo mondo nella piccola Giverny, cittadina caratteristica a poca distanza dalla capitale.

A Giverny è solo con la sua musica.

Anche la giovane Sophie, appena trasferita, si trova catapultata in una nuova realtà. Delusa e infelice per un destino che non ha scelto.

A Giverny è sola con i suoi ricordi.

Vincent e Sophie si incontrano.

Due anime affini, ma diverse.

Due esistenze segnate da un percorso comune.

Due persone alla ricerca di un barlume di felicità.

Ma aleggia un oscuro segreto su di loro.

Mentore, amante o… Chi è realmente Vincent per questa ragazza?

Ma soprattutto, qual è il loro più profondo Desire?

“La pioggia cessa all’improvviso. Così come l’incantesimo di una notte che non dimenticherò. Il suo profumo e il calore della sua pelle, per sempre intrecciati alla vergogna e al rimprovero.”

Recensione a cura di Anna 
Un cognome importante, Winchester.
Un futuro già scritto, ma non dal destino,  da chi vuole e pretende che vengano seguite le sue orme.
Un padre che fa di tutto per intralciare le scelte del proprio figlio.
Essere un Winchester gli ha permesso di vivere una vita  agiata e di coltivare i suoi sogni.
Ha sempre creduto di poter scegliere  liberamente come programmare il suo futuro e, invece, si sbagliava.
Ama la musica.
Le sue dita sul pianoforte sono il prolungamento della sua anima, accarezzano quei tasti bianchi e neri, creando una magia.
Lui  è musica. 
La musica vive in lui.
Ha paura.
Il cambiamento  fa sempre paura, ma ha un mondo di sogni  da realizzare. 
Lavorerà  sodo ma, costi quel che costi, entrerà nel conservatoire  di Parigi. 
Un volo, pochi centesimi in tasca, un bagaglio  in mano e una nuova vita che lo aspetta. 
Vincent ha ben chiaro cosa vuole ed è disposto anche a perdere tutto  pur di raggiungere i suoi obiettivi.
Lui ha bisogno di crederci.

"Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile."
(A beautiful mind)



Dormire non è possibile quando i ricordi divorano il sonno, trasformando i sogni in immagini di un passato che non tornerà.


Vincent  ci riesce. Vive ormai da anni  in un piccolo paese di poco più  di mille abitanti, Giverny.

Ha una casa tutta sua, il lavoro che ha sempre sognato, anche se la perdita del suo mentore lo ha segnato. 

“Sono certo che riuscirai a raggiungere vette più alte delle mie, figliolo. Continua per la tua strada, per quanto buia possa essere. Perché prima o poi le luce arriverà.» 

"La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno sopraffatta”.

Lui, orgoglio dei fratelli, che gli sono rimasti accanto nonostante la distanza, e di Lexi, l'amica più pazza che ci sia ma dal cuore enorme. 

A Giverny, tutti sanno tutto di tutti, ma quello che non sanno è  che il destino sta per far incontrate due esistenze: distanti ma affini, opposti ma complementari, sbagliati ma perfetti insieme.

Sophie  ha quasi 19 anni, ha perso tutto ciò  che aveva per un destino forse già scritto. Delusa e triste si aggrappa ai ricordi di una felicità  ormai lontana. 

Arriva a Giverny portandosi addosso il segno che le ricorda cosa non avrà  più, con la tristezza nello sguardo, riflesso delle sue ferite, ma con la voglia e la tenacia  di trovare un  stralcio  di felicità. 

Vincent e Sophie si incontrano.

I loro occhi, specchi delle loro anime affini.




Ma è sbagliato! 
Lui non può averla!


“Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.”
 



Un fantasma dal passato minaccia la loro esistenza.
Un mistero da svelare o celare?
Qual è la cosa giusta da fare?

Non vi resta che leggerlo!

«...Ti preferisco felice, che con gli occhi rivolti a un passato che non tornerà.»

Si dice meglio tardi che mai!
Ho letto tutti i libri di quest'autrice, quindi so cosa sia in grado di partorire la sua mente diabolica.
Come al solito mi ha affascinata, catturata ed emozionata.

Sono entrata subito in empatia con i due protagonisti, ben descritti e strutturati.
Il pov alternato mi ha permesso di vivere a pieno le emozioni di entrambi i protagonisti e non solo.

La capacità dell'autrice di descrivere i luoghi rendendoli proiezioni reali nelle mia mente è risaputa, come anche la capacità di farmi sentire gli odori e persino i suoni degli ambienti che fanno da cornice a questo romanzo che non parla di solo amore.

C'è crescita personale, voglia di rivalsa, dubbi, paura, incertezza, dolore, passione e amore.

Una scrittura incisiva, fluida e coinvolgente.

Una lettura che consiglio!

Complimenti a Penelope White.

❤️❤️❤️❤️

4 cuoricini

❤️ Puoi trovarmi qui: Desire❤️







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