Recensione: "Pinky Promise" di Natasha canova
"Pinky Promise"
di Natasha Canova
Trama:
"Ciao. Mi chiamo Alice.
Sono qui per raccontarti ciò che mi accadde all'inizio di quell'autunno.
Ti parlerò di amore, di solitudine, di vizi e virtù, di promesse e segreti. Sarà una fiaba moderna dal finale non convenzionale.
Se ti va di ascoltare, io comincio."
Pinky promise è un romanzo breve, ma intenso: romantico, eppure disincantato, ricco di emozioni e spunti di riflessione.
Alice è una ragazza sola, per scelta ha preso le distanze da tutto, eccetto dai libri e dal suo profilo social "diverso".
Poi incontra Luka e lui, in qualche modo, riesce a fare breccia.
Una simpatia che si trasforma presto in qualcosa di più profondo, una promessa che verrà messa alla prova da un segreto.
Recensione a cura di Chiara
Salvo rare eccezioni, era da un po' di tempo che il piacere della lettura mi aveva quasi abbandonata eppure, come Alice, so bene quanto possa essere d'aiuto, a volte quasi un rifugio.
Ed è proprio in un bookstore, tra i trangugiatori di libri, che Alice e Luka, si scontrano la prima volta.
Qui Alice, con il suo metodo quasi infallibile, si ritrova tra le mani la storia di Liz, racchiusa in quella copertina fucsia che tra le pagine nasconde un segreto, ma questo sarà solo uno dei punti in comune tra le protagoniste dei due "Pinky Promise".
"Io avevo un segreto. Il mio segreto."
Alice, al contrario di quello che si potrebbe immaginare da dietro lo schermo, è una donna introversa, che trova un modo alternativo per esternare la propria femminilità, il proprio lato passionale, e lo fa come se per lei fosse ormai un bisogno.
Si dice che il mondo sia piccolo, a volte talmente piccolo che Luka, con la k, si è trasferito da poco proprio nel quartiere in cui vive Alice, e in un lunedì mattina si ritrovano alla stessa fermata del bus. Che sia la volta buona che il tanto odiato lunedì prenda una piega migliore?
"La copertina non era malvagia, il titolo neppure. La pesatura era andata male e anche l'incipit era stato deludente. Però sbirciando le pagine successive si era aggiustato, sembrava interessante. Non avevo modo di sbirciare il finale purtroppo."
E così, con un po' di iniziale diffidenza e affrontando le sue paure, Alice inizia ad aprirsi nuovamente a qualcuno, impareranno a conoscersi, a capirsi, inizieranno a volersi, ad amarsi. Ma Alice continua ad avere il suo segreto, sa che prima o poi dovrà aprire quel cassetto e lasciarlo uscire, ma la paura delle conseguenze la frena nonostante la promessa di Luka, si domanda se riuscirà davvero a mantenerla davanti alla verità?
Nel frattempo scopriremo cosa si nasconde dietro gli occhi malinconici di Luka, conosceremo i vicini di casa di Alice e il loro rapporto burrascoso, e anche quello che potremmo definire il suo angelo custode, ma lo sarà davvero o anche lui nasconde un segreto?
"Gli occhi mi divennero lucidi e mi vergognai da morire. Più che un passo feci un tuffo, tra le sue braccia, prima che si potesse accorgere di quanto fossi sull'orlo di una crisi di pianto. Solo che poi mi strinse... e le lacrime scesero tutte."
Quando finalmente questo segreto non sarà più tale, scopriremo anche le conseguenze che avrà e come verranno affrontate dai protagonisti. Anche se, a mio parere, uno dei punti fondamentali è il riuscire a comprendere quanto prima di tutto dobbiamo apprezzarci noi stessi, nella nostra totalità, con i pregi e con i difetti che chi vorrà starci accanto dovrà accogliere.
"Pinky promise" è una lettura veloce, ma non per questo non impegnativa se si vuole davvero capire cosa si nasconde dietro l'apparenza, se si vuole davvero vedere e non solo guardare.
"Le promesse più importanti non sono quelle che si fanno agli altri, con o senza mignolo. Le promesse più importanti sono verso se stessi."
Conoscevo già la penna di Natasha e anche in un genere diverso dal precedente non mi ha delusa, ha una scrittura scorrevole, frizzante e una testa che va oltre e le sue cover sono sempre originali, fuori dal comune, proprio come lei. Solo una cosa Natasha... non chiamarli bacetti!
Quindi se volete conoscere anche voi il segreto di Alice, mettete da parte i pregiudizi e buona lettura.
"Cosa è un punto? Una pausa, un respiro. Assimili e vai oltre. Fino al punto successivo. Uno a uno fino alla fine. Alcuni li dimentichi, ma i punti rimangono tutti. Sono scritti nero su bianco. Sono le parole che vengono prima che li rendono più o meno importanti. I punti sono neutrali. Sono sempre le parole che parlano di fallimenti, successi, fatti, emozioni. Punto e basta è l'ultimo. La fine di un percorso, di un viaggio, di un capitolo o di un intero romanzo. Ma il punto è che non lo ha scelto."
Voto:
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